Associazione culturale Gerardo Guerrieri

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Tirocini

Gerardo Guerrieri e Anne d’Arbeloff, con Jacques Lecoq e Giancarlo Cobelli, sul set di “Lezioni di Urbanistica”, di Gerardo Guerrieri, Milano, Triennale, 1954. Archivio della famiglia Guerrieri.

A partire dal mese di giugno 2021, e fino all’anno accademico 2022/2023, grazie alla disponibilità del direttore del Dipartimento Saras dell’Università la Sapienza, prof. Gaetano Lettieri, e alla cura e al coordinamento del direttore dell’Archivio Guerrieri, prof. Stefano Locatelli, l’Associazione ha promosso lo svolgimento di tirocini formativi presso la Biblioteca e l’Archivio Gerardo Guerrieri in via dei Volsci a Roma.

I tirocinanti, iscritti a percorsi di laurea specialistica nel dipartimento Saras dell’Università “La Sapienza”, hanno lavorato sui materiali della Biblioteca dell’Archivio Guerrieri, sotto la supervisione di bibliotecari. A settembre 2021 è stato indetto un bando ed è stata selezionata un’archivista, che dal gennaio 2022 fino a metà 2023, si è dedicata alla sistemazione dei materiali dell’Archivio Guerrieri, perché possano essere più facilmente fruibili da parte degli studiosi e degli studenti.

I tirocini sono stati finora un’occasione preziosa, non solo per riordinare i libri e i materiali archivistici di Guerrieri, preparandoli per la fruizione da parte di studiosi che stanno lavorando a pubblicazioni su di lui, ma anche per far conoscere la sua figura a giovani che non lo conoscevano prima.

Abbiamo ricevuto una bellissima mail da parte di uno degli studenti che ha concluso il proprio tirocinio, che lo studente ci ha autorizzato a diffondere, e che ci fa piacere condividere con voi, perché è la prova dell’importanza delle opportunità che vorremmo far nascere grazie alla nostra associazione.

Dalla lettera scritta da un tirocinante nel 2021 al termine della sua esperienza all’Archivio Guerrieri, che pubblichiamo volentieri con il suo consenso.

Gentilissime e gentilissimi,

Ad esaurimento delle mie 150 ore di tirocinio è necessario che io passi la fiaccola ai ragazzi che prenderanno il mio posto al Deposito Macchia e approfittando di questa mail (allego qui per essi il file Excel su cui bisognerà continuare a lavorare)
ci tenevo a congedarmi da voi con queste parole.
Durante questi mesi ho avuto l’opportunità di acquisire nuove conoscenze e competenze che saranno senz’altro preziose per me, per la realizzazione dei miei progetti futuri.
Grazie di cuore a tutti, nessuno escluso, per la cordialità e per la professionalità che avete dimostrato nei miei confronti.
È stato per me un onore lavorare per la mia Università e conoscere e approfondire, cogliendo l’occasione, la figura e la persona di Gerardo Guerrieri.
Per il materiale librario a cui ho lavorato, inizialmente non vi nascondo di aver provato una sorta di timore reverenziale. Alla fine di questa esperienza, gli stessi libri, sono diventati miei amici: luogo in cui perdermi e in cui trovare conforto. Lavorando alla Biblioteca Guerrieri ho riflettuto su quanto i testi che noi tutti scegliamo, viviamo e conserviamo a casa negli scaffali della nostra libreria, raccontino di noi. I libri che ho tenuto tra le mani mi hanno suggestionato così tanto! Mentre ero lì all’Università, al Deposito Macchia in Via dei Volsci 122, Gerardo Guerrieri era con me. Era con me mentre sfogliavo i libri che gli appartennero; ivi mi si è raccontato per l’uomo che è stato, per ciò che ha amato e per come ha vissuto.
Ho fantasticato spesso sulla sua quotidianità partendo dai frammenti di vita vissuta che, neanche troppo di rado, saltavano fuori dalle pagine dei suoi libri: biglietti di carta appuntati, ritagli di giornale, opuscoli pubblicitari di mostre e tante altre cose.
Sono entrato in contatto con lacerti di storia dello stesso Gerardo, dei suoi affetti e del suo quotidiano: custodite tra le pagine dei volumi della sua biblioteca c’erano dediche e messaggi lasciati da e per colleghi, familiari e amici.
Io che che sono nato solo nel 1994, quasi un decennio dopo la sua dipartita, mi sono sentito ancora tanto vicino a lui nella quotidianità e vulnerabilità di tante piccole cose.
Mi è capitato spesso negli ultimi tempi tra gli scaffali di ritrovarmi a pensare al mio papà: uomo riservato e di poche parole, sempre con col naso infilato in mezzo ai libri. Lui è sempre stato così da che ne ho memoria, tutto il giorno tutti i giorni con la pipa in bocca, gli occhiali sul naso, un libro in mano e la radiolina di sottofondo.
Oggi ho la consapevolezza che gli stessi infiniti libri conservati sugli scaffali delle numerose librerie di papà, un domani sapranno raccontarmi di lui più di quanto egli stesso nella sua riservatezza non faccia o non abbia mai fatto.
Selene, la passione che profondi nel ricordare tuo padre l’ho trovata sinceramente commovente.
Ringrazio sentitamente l’Associazione Culturale Gerardo Guerrieri e l’Università Sapienza che hanno reso possibile lo svolgimento di questa bellissima esperienza formativa; Grazie al Dott. Raielli, alla Dott.ssa Guerrieri e al Prof Locatelli per aver organizzato e supervisionato il tirocinio.
Grazie alle persone che hanno lavorato più a stretto contatto e quotidianamente con noi tirocinanti: i dott. Mutarelli e le dott.sse Calabró e Nazio, persone serie, preparate, sensibili ed appassionate. Sempre disponibili e professionali: È stato illuminante scoprire la competenza di quanti operano dietro le quinte delle biblioteche di dipartimento della mia Università
Grazie alla dott.ssa Tortora sempre competente e tempestiva nel rispondere a mail di ogni sorta inerenti alle questioni più tecniche relative al tirocinio.
Perdonerete la svista se avrò mancato di ringraziare qualcuno.
Mi raccomando, mettetecela tutta coi ragazzi che proseguiranno il lavoro che io, Mireya e Carlotta, ad oggi, abbiamo portato avanti.
Grazie di tutto
Adriano Spaziani

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