Associazione culturale Gerardo Guerrieri

Una panoramica di un “Palaeur” gremito per lo spettacolo di Moiseev. L’evento travalica i confini della semplice rappresentazione teatrale, raggiungendo nelle otto giornate di repliche al Palazzo dello Sport, il record di 80 mila spettatori. Roma, Palazzo dello Sport 23-30 ottobre 1962.
Una panoramica di un “Palaeur” gremito per lo spettacolo di Moiseev. L’evento travalica i confini della semplice rappresentazione teatrale, raggiungendo nelle otto giornate di repliche al Palazzo dello Sport, il record di 80 mila spettatori. Roma, Palazzo dello Sport 23-30 ottobre 1962.

mostra virtuale: Stanza tre

Accadde a Roma

«Vogliamo raccontare un’epoca in cui le frontiere fra i generi crollano e nuove forme si annunciano: proporre un confronto fra tradizioni e novità, tra valori affermati e argomenti nuovi, avviare un discorso sui nuovi temi che va prendendo nel nostro tempo la poesia dello spettacolo in tutte le sue forme». (Gerardo Guerrieri, manifesto del Premio Roma ’69)

Discorso ad un socio addormentato in poltrona

Il testo appartiene al programma di sala del Teatro Club del 1957. Il pamphlet ironico dal titolo emblematico “Discorso ad un socio addormentato in poltrona” è una sorta di manifesto dell’intenzione di fare di Roma una capitale europea del teatro, come Londra, Parigi, Berlino.

Accadde a Roma

Sullo sfondo di una Roma finora lontana dalle iniziative di rinnovamento del teatro italiano gli spettatori sono subito sorpresi e attratti da questa nuova ed inaspettata visita di altri mondi ospitati talvolta in luoghi inconsueti.

Gallery 1: GLI AMICI

Giulietta Masina conosceva Gerardo Guerrieri sin dal 1940 quando lui, regista del teatro sperimentale del gruppo universitario fascista di Roma, e lei, giovane attrice esordiente, avevano debuttato con Felice Viaggio di Thornton Wilder. La foto fa parte della serata dedicata a Eugene Ionesco, che si svolse il 20 aprile 1958 al Teatro Quirino di Roma con la partecipazione di illustri uomini e donne del teatro.

Per far nascere l’inedita iniziativa Teatro Club Gerardo Guerrieri e Anne d’Arbeloff coinvolsero gli uomini di spettacolo più famosi con cui avevano stretti rapporti di lavoro e amicizia. La loro iniziativa avrebbe dovuto creare nuovi spettatori oltre la logica dell’allargamento del pubblico teatrale.

Gerardo Guerrieri con Vittorio De Sica e Cesare Zavattini.
Gerardo Guerrieri con Farley Granger e Luchino Visconti, durante le riprese del film “Senso”.
Anne d’Arbeloff con Luchino Visconti e Riccardo Redi in occasione delle prove per la serata “Immagini e tempi di Eleonora Duse” andata in scena al Teatro Quirino il 3 ottobre 1958.
cartolina di Luchino Visconti spedita ad Anne d’Arbeloff da Berlino in occasione della serata inaugurale del Teatro Club.
Cartolina inaugurale di Luchino Visconti spedita ad Anne d’Arbeloff da Berlino in occasione della serata inaugurale del Teatro Club.
Anne d’Arbeloff in compagnia di Anna Magnani, 1957.
Vittorio De Sica aveva lavorato più volte con Gerardo Guerrieri ed era parte del comitato promotore del Teatro Club. Nella foto è al Palaeur durante la replica dello spettacolo di danza di Moiseev.
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Gerardo Guerrieri con Vittorio De Sica e Cesare Zavattini.
Gerardo Guerrieri con Farley Granger e Luchino Visconti, durante le riprese del film “Senso”.
Anne d’Arbeloff con Luchino Visconti e Riccardo Redi in occasione delle prove per la serata “Immagini e tempi di Duse” andata in scena al Teatro Quirino il 3 ottobre 1958.
Cartolina di Luchino Visconti spedita ad Anne d’Arbeloff da Berlino in occasione della serata inaugurale del Teatro Club.
Cartolina inaugurale di Luchino Visconti spedita ad Anne d’Arbeloff da Berlino in occasione della serata inaugurale del Teatro Club.
Anne d’Arbeloff in compagnia di Anna Magnani, 1957.
Vittorio De Sica aveva lavorato più volte con Gerardo Guerrieri ed era parte del comitato promotore del Teatro Club. Nella foto è al Palaeur durante la replica dello spettacolo di danza di Moiseev.
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Gallery 2: STRATEGIE E INVENZIONI

Elenco del Comitato promotore del Teatro Club presente nel primo programma. Vi figurano nomi illustri del mondo dello spettacolo e della cultura, amici e sostenitori del progetto. Nella pagina accanto compare un’altra delle invenzioni del Teatro Club

L’obiettivo più ambizioso del Teatro Club, creare dialoghi e relazioni tra le realtà teatrali dei paesi europei ed extraeuropei, si scontrava con l’esiguità delle risorse economiche. Per aggirare questo ostacolo, Anne e Gerardo adottarono strategie allora del tutto inconsuete: la scelta di rivolgersi ai canali degli scambi culturali sostenuti dalle ambasciate e dagli Istituti di cultura stranieri e l’attenzione rivolta ai processi di costruzione degli spettacoli. Nacquero così le conferenze- spettacolo, i recital-collage, iniziative allora sconosciute.

Libro dei soci
Bozza del programma del Premio Roma ’70in cui compare l’annotazione: “Due ponti aerei”. La formula che consisteva nell’utilizzare il tradizionale giorno di chiusura dei teatri, il lunedì, per assicurarsi la presenza degli attori più prestigiosi delle scene europee.
Lettera dell’Ambasciata Svizzera in Italia ad Anne d’Arbeloff in cui si conferma il sostegno al Premio Roma 1970 a seguito del successo e del clamore suscitato dalla prima edizione del 1969.
Circolare ai soci (1961) in cui si annuncia l’arrivo del Teatro Alhambra Maurice Chevalier di Parigi con lo spettacolo di danza di Zizi Jeanmaire e Roland Petit.
Una delle prime lettere di Anne d’Arbeloff a Julian Beck in cui su suggerimento di Claude Planson avvia un contatto con il Living Theater. Planson, direttore e animatore del Théâtre des Nations, aveva invitato la compagnia a Parigi e suggerito a Beck di fare tappa a Roma per presentare lo spettacolo al Teatro Club.
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Libro dei soci
Bozza del programma del Premio Roma ’70 in cui compare l’annotazione: “Due ponti aerei”. La formula che consisteva nell’utilizzare il tradizionale giorno di chiusura dei teatri, il lunedì, per assicurarsi la presenza degli attori più prestigiosi delle scene europee.
Lettera dell’Ambasciata Svizzera in Italia ad Anne d’Arbeloff in cui si conferma il sostegno al Premio Roma 1970 a seguito del successo e del clamore suscitato dalla prima edizione del 1969.
Circolare ai soci (1961) in cui si annuncia l’arrivo del Teatro Alhambra Maurice Chevalier di Parigi con lo spettacolo di danza di Zizi Jeanmaire e Roland Petit.
Una delle prime lettere di Anne d’Arbeloff a Julian Beck in cui su suggerimento di Claude Planson avvia un contatto con il Living Theater. Planson, direttore e animatore del Théâtre des Nations, aveva invitato la compagnia a Parigi e suggerito a Beck di fare tappa a Roma per presentare lo spettacolo al Teatro Club.
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Gallery 3: L’ALBERO CRESCE

Teatro club dei giovani

Il contributo straordinario di 4 milioni stanziato dal Ministero segna una svolta per il Teatro Club, dando origine al Teatro Club Giovani. Anne d’Arbeloff ne fa una missione pedagogica: avvicinare le nuove generazioni ai classici – Shakespeare, De Musset, Corneille – attraverso la traduzione simultanea, già cifra distintiva del Teatro Club. La stagione 1962-63 introduce un’ulteriore innovazione: il Teatro Club Popolare. L’obiettivo è abbattere la barriera tra teatro d’élite e pubblico cittadino. Nel 1969 dal crogiolo del Teatro Club nasce il Premio Roma, destinato a dare impulso alla sperimentazione teatrale. Ne sono emblema l’arrivo del Bread and Puppet Theater, Peter Weiss, Merce Cunningham, l’Odin Teatret e Bob Wilson. L’impulso di questo teatro rivoluzionario segnerà profondamente la scena teatrale italiana, lasciandovi un’impronta indelebile.

Tessera del Teatro Club Popolare
Un particolare dell' esibizione delle danze e canti popolari polacchi di Mazowsze al Palazzo dello Sport il 12 giugno 1963.
Frontespizio del programma del Premio Roma 1970.
frontespizio del programma del secondo Premio Roma, 1970.
Frontespizio del programma dello spettacolo Deafman Glance di Robert Wilson.
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Tessera del Teatro Club Popolare
Un particolare dell' esibizione delle danze e canti popolari polacchi di Mazowsze al Palazzo dello Sport il 12 giugno 1963.
Frontespizio del programma del Premio Roma 1970.
frontespizio del programma del secondo Premio Roma, 1970.
Frontespizio del programma dello spettacolo Deafman Glance di Robert Wilson.
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